Knowledge Creates Understanding: questo il motto di ReIReS, acronimo di Research Infrastructure on Religious Studies, un importante progetto finanziato dal programma quadro dell’Unione Europea Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione che ha tenuto il proprio meeting preliminare a Bologna il 7–8 marzo 2018. ReIReS è una starting community che si propone di creare una grande infrastruttura di ricerca sugli studi religiosi nel quadro della European Research Area. Il consorzio ReIReS riunisce dodici istituzioni provenienti da sette paesi: la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, coordinatrice del progetto; la Sofiiski Universitet Sveti Kliment Ohridski (Bulgaria); la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio); il Consiglio nazionale delle ricerche; la Universität Hamburg (Germania); la Uniwersytet Warszawski (Polonia); la Johannes Gutenberg-Universität Mainz (Germania); l’École Pratique des Hautes Études (Francia); il Leibniz-Institut für Europäische Geschichte (Germania); l’editore Brepols Publishers NV (Belgio); la Stichting Refo500 (Paesi Bassi); la Theologische Universiteit Apeldoorn (Paesi Bassi).
Secondo il consorzio, la religione gioca un ruolo fondamentale nella società europea odierna. L’obiettivo di ReIReS è la condivisione della conoscenza accademica per stimolare la coesistenza pacifica, evitare l’analfabetismo religioso, ed estendere la conoscenza e l’innovazione per una maggiore comprensione di una società sempre più interreligiosa. ReIReS si propone di offrire accesso virtuale e transnazionale ai testi e agli strumenti più significativi dell’ambito degli studi religiosi. I tre valori chiave di ReIReS sono l’innovazione (per nuovi dati, nuovi strumenti, e una nuova generazione di studiosi), il rispetto (per le varie religioni e per il passato), e l’arricchimento della conoscenza (attraverso l’accesso digitale ai dati e la cooperazione internazionale).
All’interno di ReIReS sono previste tre diverse tipologie di corsi di formazione: 1) sei scuole settimanali sull’uso e lo studio di documenti speciali; 2) sei brevi corsi (di tre giorni) su Digital Humanities e studi storico-religiosi; 3) corsi di formazione per il personale dei partner dell’Infrastruttura (bibliotecari, archivisti).
Il primo workshop di ReIReS, Use and Study of Special Documents, si è tenuto tra il 23 e il 28 settembre 2018 a Magonza ed è stato organizzato dal prof. Claus Arnold e da Alexandra Nusser, della Johannes Gutenberg-Universität. Gli organizzatori si sono spesi per far conoscere a un gruppo di tredici studiosi e bibliotecari la ricchezza delle fonti religiose conservate in varie istituzioni di Magonza. Presso la Martinus-Bibliothek dell’arcidiocesi di Magonza, dopo una dettagliata introduzione sulla storia della biblioteca e sull’estensione dei suoi fondi, si è tenuto un seminario sui frammenti di manoscritti medievali che sovente si trovano nascosti nei libri della Martinus-Bibliothek. Attraverso la consultazione degli originali, gli studiosi sono stati in grado, in molti casi, di tracciarne la provenienza e la proprietà.
Nei giorni seguenti si sono tenute visite e seminari – rigorosamente basati sulla consultazione dei documenti originali – presso altre istituzioni della città, tra le quali spiccano il Gesangbucharchiv dell’Università di Magonza e la Wissenschaftlische Stadtbibliothek. Il primo è sede di una ricchissima raccolta di innari e salteri provenienti da varie zone dell’Europa sia cattolica che protestante; durante la visita presso la seconda, gli studiosi si sono potuti concentrare su un importante fondo che raccoglie il materiale che fu di proprietà della biblioteca dell’ordine dei frati carmelitani di Magonza. Particolarmente interessante si è rivelata la visita al fondo ebraico della facoltà di teologia protestante dell’Università di Magonza, la Jüdische Bibliothek. Si tratta di un tesoro di circa 5.500 libri e manoscritti che raccolgono i resti delle biblioteche delle comunità ebraiche della città insieme ad alcuni fondi privati. È uno dei rarissimi fondi librari ebraici scampati alla persecuzione della Germania nazista, e alcuni libri portano ancora oggi i segni delle fiamme e dei tentativi di distruzione.
Il secondo workshop sull’uso e lo studio di documenti speciali si è tenuto tra il 17 e il 22 febbraio 2019, presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Dopo l’incontro del gennaio 2019 a Magonza, il prossimo corso di tre giorni su DH e studi storico-religiosi si terrà invece dal 3 al 5 luglio 2019 presso la Fondazione per le scienze religiose di Bologna.
Risorse on line
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